Belgio – Artista

Peter
Bracke

Nome opera

Santa Lucia

“Nel 2021 ho avuto l’onore di essere invitato a prendere parte di moi aussi… ideato da Andrea e Luca Zampol D’Ortia, creatori e curatori di questo entusiasmante progetto. 

Il mio lavoro ha tratto ispirazione dalla battaglia di mia madre di 90 anni contro la perdita della vista. Si compone di un paio di occhiali con la scritta “Light in the Dark” in Braille.

La lotta di mia madre iniziò circa 10 anni fa, quando un oftalmologo stabilì, che dopo aver perso la vista da un occhio, probabilmente l’avrebbe persa anche dall’altro in quanto affetto da una trombosi degenerativa. Il suo verdetto fu duro: non c’era niente da fare e presto sarebbe diventata completamente cieca.

Dieci anni di iniezioni oculari hanno offerto un barlume di speranza, ma alla fine si sono rivelate purtroppo inutili. Mia madre cadde in depressione. 

Appassionata lettrice però, fece di tutto per trovare una soluzione; scoprì infatti la Braille League e la sua “Listening Point Library”. Questo le offrì una salvezza limitata, ma molto significativa. Con l’aiuto di un grande lettore CD attualmente riesce ad ascoltare una dozzina di libri a settimana.

Nel mio lavoro ho cercato di catturare alcune delle intense emozioni del viaggio di mia madre e il suo impatto sulla mia famiglia.

Sulle lenti degli occhiali sono stampate varie immagini di Santa Lucia, la santa protettrice dei non vedenti e degli ipovedenti. Come martire, i suoi occhi sono stati spenti ed è sempre raffigurata con una ciotola in mano su cui sono poggiati i suoi occhi in una pozza di sangue. Il colore malva della cornice si riferisce alla chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve a Matera. La malva è una pianta con fiori violacei.”

Anno

2021

Biografia

Peter Bracke indaga il mezzo fotografico nei suoi aspetti visivi e plastici. Gli artisti che scelgono di lavorare con la fotografia classica lo fanno principalmente a causa delle sue qualità uniche. Consente loro di catturare le cose così come sono in un istante nel tempo.
Lavorano con i punti di forza della fotografia piuttosto che usarla per imitare altri media.
Bracke cerca le distinzioni tra la fotografia e altri media visivi ed è in quegli incroci che cerca di esprimere la sua visione. Nel lavoro di Bracke le trame di materiali insoliti conducono lo spettatore in un mondo allettante, esotico e onirico. Per lui è fondamentale il rapporto tra l’immagine e il mezzo su cui viene realizzata la stampa.

In qualche modo Peter Bracke gira intorno alla citazione del regista francese della Nouvelle-Vague Jean-Luc Godard: “Il faut confronter les idées vagues avec des images claires” – “Dobbiamo confrontare le idee vaghe con le immagini chiare”.

L’artista costruisce da idee chiare e immagini vaghe che permette di rimanere sognanti, eterici e mistici. Da questo punto di partenza lo spettatore inizia il suo viaggio liberamente senza guide visive tradizionali e il risultato è inaspettato ed emozionante.

Mostre

Agosto 2006: “Lamu”, Patersholfeesten, Gent (BE)
Tra 2006-2011: Mostra collettiva annuale presso l’Art Academy, Gent (BE)
Dicembre 2010
: Cofondatore del collettivo di artisti ‘FaceOff’, Gent (BE)
Giugno 2011
: “Trip” , Zebrastraat, Gent (BE)
2012
: Selezionato per il concorso artistico ‘Canvascollectie’ – “Winterlandscape”, Museum M, Leuven (BE)
2012: Fornite fotografie per il libro “Gent en zijn defender” – ISBN 978 90 382 2054 3, Gent (BE)
Maggio 2013
: Mostra Collettiva “Ik wordt“ a cura di Johan De Wilde, Voorkamer, Lier (BE)
Giugno 2013: “Sandcastles” con introduzione di Patrick Allegaert “FaceOff”, Zebrastraat, Gent (BE)
2014
: “Les Algues sont mortes“, Galerie S&H Debuck, Gent (BE)
Giugno – Agosto 2014
: “Overzicht 2006-2014“, Artista del mese a Zebrastraat, Gent (BE)
Settembre 2014: “Theatre of Magic” ( DE), Berliner Liste – Postbahnhof, Berlino (DE)
Novembre 2014: “Roadshow Theatre of Magic“(NL) De Voorste Venne, ‘s-Hertogenbosch (NL)
Dicembre 2014: “Theatre of Magic”, Coupure 625, Gent (BE )
Giugno 2015: “Les Algues sont mortes” (FR), Atelier Bruno Pascal – Goutte d’Or, Parigi (FR)
Settembre 2015: “The End Of Legal Voyeurism”, FaceOff, Zebrastraat, Gent (BE) Maart
Aprile 2016: Mostra retrospettiva “10 Jaar Kunstenaar van de Maand”, Zebrastraat, Gent (BE)
Ottobre-novembre 2017: Grou p Mostra “Look Now” a cura di Daan Rau, Palazzo Vendramin-Costa, Venetië (IT) con Andrea Aquilanti – Lieven Neirinck – Hedwig Brouckaert – Massimo Uberti
Luglio-Agosto 2018: mostra collettiva ‘LOVE’, Andre Demedtsmuseum, Sint Baafs-Vijve (BE)
Settembre 2018: “Dark Mirror”, FaceOff, Zebrastraat, Gent (BE)
Ottobre 2018: Libro – ISBN-13-9789401458528- Lannoo- Paul Dujardin Kunst in de Zebrastraat illustra la collezione unica della Fondazione Liedts-Meesen. Il lavoro di più di trenta artisti belgi e stranieri noti e meno noti è ripercorso in testi brevi e lucidi: da Panamarenko e Bill Viola a Sonia Delaunay, Nick Ervinck e Honoré d’O
Dicembre 2018 – Gennaio 2019: Solo “Nature Morte – Still Life”, Kustlaan 154, Knokke (BE) Marzo 2019: “FaceOff goes Royale Belge” AXA-building, Kortrijksesteenweg – Gent
Maggio – Novembre 2019: Biennale Venezia – Palazzo Mora
Ottobre 2019: DeKANTFABRIEK – Burchtdam 4 – Ninove – 06 /09/19 fino al 07/10/19 Face-Off 2019 – Zebrastraat – Gent – 04/10/19 fino al 13/10/19 BAD – Belgian Art and Design – Floraliënpaleis – Gent – 10/10/19 fino al 13/10 /19
Novembre 2019: Fotofever Paris 2019 – Galerie S&H DE BUCK (B) – Carrousel du Louvre : 99 Rue de Rivoli, 75001 Paris – dal 07/11 al 10/11/19
Settembre – Ottobre 2020: GAD – Guidecca Art District – Space 02 – Legno e Legno – Venezia (IT): COMPRESENZE (nota per una fenomenologia dell’apparizione) A cura di Valentina Gioia Levy e Pier Paolo Scelsi Mostra collettiva con Andrea Aquilanti, Koen Fillet e Massimo Uberti.

Opere d’arte realizzate
2007 – 2008: “Lamu”
8 stampe A3 stampate su Canson Infinity Platine Fiber Rag. Esposta presso D. Van Monckhovenstraat, Gent – School Van Monckhoven e mostra collettiva, Patersholfeesten, Gent (BE)
Giugno 2009: 6 autoritratti: “Zelf”
60 x 80 stampato direttamente su truciolare con scanner piano Mamiya. Esposto presso Academiestraat, Gent (BE), giugno 2009
Giugno 2009: 4 paesaggi: “Zwin”
100 x 150 directly printed on matt plexi, exhibited at Academiestraat, Gent (BE), June 2009
Maggio 2011: Installazione composta da un trittico grande e 20 più piccoli: “Trip”
100 x 140 and 100 x 70 (2x) stampata direttamente su platano riciclato con scanner piano Mimaki, esposto a Zebrastraat: “FaceOff expo” giugno 2011 e Offerlaan luglio 2011
Ottobre 2011: Portrait series made with camera obscura on Dibond: “Elisabeth”
15 x 100 e 20 x 30
Maggio – Luglio 2013: “Mornington”
15×40 (3x), stampe trittici su dibond. Esposta al “De Voorkamer” di Lier (BE) nell’ambito di “Ik wordt” di Johan De Wilde e inclusa nel libro ISBN 978 94 9177 504 8
Giugno 2013: “Sandcastles”
100 x 300 (1x) – 60 x 220 (4x)- 80 x 220 (3x), stampata su carta Awagami Inbe Inkjet 50 x 50 (4x) e 25 x 25 (9x) tesa su melamina e tecnica mista (gesso e isomo) esposta dal 6 al 16 giugno presso Zebrastraat 32, Gent (BE) nell’ambito della mostra “Hubris and hamartia” con frammento audio di Shahl Hasheesh (6,17 minuti)
Non ancora in mostra: “Portus Gandae”
20 x 30 (8x) Immagini da camera oscura stampate con la tecnica ICED
2013: Come parte del collettivo di artisti “FaceOff” e incluso nel libro “Gent en zijn defender” ISBN 978 90 382 2054 3 2014: “Theater Of Magic” Installazione di immagini di camera oscura scattate in flipper con flipper “The Addams Family” avvolto in carta ultrasottile nera su un palco 2014-2015: “The End of Legal Voyeurism”
Assemblaggio di 8 armadi a specchio centrati su treppiedi combinati con 8 immagini ICED (diametro 30×60) Installazione artistica incentrata sui peepshow europei che stanno scomparendo utilizzando immagini scattate a Gent e Parigi
Settembre 2018: “Stilleven – Nature-Morte“
Installazione utilizzando vetro, sabbia e carta vetrata combinati con polaroid e video
2019: “La Verità su Emanuela” Installazione con foto lunghe verticali (90X240H) su carta Awagami-Taruki con video

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Febbraio,23 2019: Interne Keuken – Radio 1 “Je stak een muntje in een gleuf, en dan kon je 90 seconden kijken naar een blote mevrouw achter glas