Polonia – Artista

Iwona
Soczewka

Nome opera

Wonder
Wonder emerge dall’estetica del grottesco che, a parte le sue caratteristiche stilistiche come la deformazione, l’esagerazione carnevalesca e la stravaganza, è sempre stata un mezzo per esprimere una resistenza verso la nozione dominante del potere. La sua forma evoca piuttosto apertamente il sistema riproduttivo femminile. Questo ha subito, lungo la nostra storia, ogni tipo di manipolazione, abuso e malversazione. Ciò ha portato all’instaurazione di idee false e talvolta offensive sulle donne in generale. Una teoria prominente che ha contribuito a consolidare queste credenze è stata quella dell’utero vagante – un concetto ritenuto alla base dell’isteria femminile. Wonder, con fare iperbolico, porta l’utero a vagare fino al viso della persona, palesando l’urgenza di mettere in discussione la serie di convincimenti che hanno definito il ruolo sociale imposto alle donne. La scelta del filo di lana come materiale principale è un riferimento all’associazione culturale di questo elemento col l’artigianato domestico relegato alle donne, il quale in passato è stato il solo campo creativo a loro concesso. Le conseguenze dell’essere trattate con condiscendenza e dell’essere spinte ai margini sono concrete e gli effetti sono a lungo termine. Attraverso la concentrazione delle lenti sulla realtà carnale Wonder chiama al riconoscimento di ciò e, attraverso un atto di riappropriazione, di dire: “il mio corpo, la mia scelta”.
Iwona Soczewka

Anno

2021
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Wonder

Biografia

Iwona Soczewka
Artista multidisciplinare formata in Design for Performance al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. Comincia la sua attività artistica nel campo della scenografia teatrale e della performace. Partecipa a diversi festival ed eventi internazionali come The House of Fairy Tales a Londra, Malta Festival Poznań e Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea.

Allarga la sua pratica inglobando illustrazioni e grafiche che sconfinano anche nella programmazione front-end e nel design. La formazione da scenografa e la sensibilità ecologica maturata negli anni convergono attualmente nello sviluppo di progetti in ambito di architettura in terra cruda.