Italia – Artista

Ilaria
Salvagno

Nome opera

Di-sezione
Il termine “anatomia” deriva dal greco anatomḗ e significa ‘dissezione’. Anatomizzare per conoscere, per osservare in profondità, per comprendere e poi per tradurre. Sezionare, nel disegno, permette di vedere l’interno, il contenitore e il contenuto, qualunque sia il soggetto e il suo grado di complessità. Nelle mie ricerche artistiche, che siano rivolte all’elaborazione di un’opera grafica piuttosto che performativa, inizio sempre dall’anatomia. Dal mio dentro, dall’interno del soggetto o dello spazio, dalle emozioni e dagli organi, dalle forme e dalle loro funzioni. Intendo l’anatomia come l’arte di saper guardare e conoscere. Attraverso questo modello di occhiali ho voluto invitare a vestirsi di questo stesso sguardo, abbandonare per un momento la superficie e immergersi in una visione profonda. È una sottile provocazione a scavare, con coraggio e follia, per trovare l’essenza di ciò che si ha dentro e attorno. La montatura è stata scavata, incisa, segnata da linee di sezione di corpi animali, vegetali, corpi altri, immaginari. Scarti di muscoli e punti di contatto, articolazioni, assi e segmenti. Il tono scuro dell’occhiale rimanda al buio di mondi interni, misconosciuti, mentre il rosso al pastello che normalmente uso per studiare l’anatomia di un corpo, ma anche al sangue, alla vita. Questi occhiali permettono di intraprendere un viaggio, sta a chi li osserva e li indossa, accettare l’invito.
Ilaria Salvagno

Anno

2020
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Di-sezione

Biografia

Ilaria Salvagno
è nata l’8 luglio 1993 a Venezia dove attualmente vive e lavora. Nella sua ricerca artistica indaga gli aspetti legati alla sfera dell’intimità, del genere sessuale e del rapporto tra il corpo umano e il corpo della natura. Nei suoi progetti, la collaborazione e l’intervento del pubblico, l’occupazione dello spazio attraverso installazioni e performance e l’uso di diversi media e approcci espressivi giocano un ruolo significativo.
I suoi progetti nascono da impulsi, da riflessioni personali e private che hanno bisogno di essere dette; una costante nel suo lavoro è il disegno anatomico come metafora del suo sguardo profondo e analitico verso la sua intimità e il mondo che la circonda. Ogni progetto è supportato da una fase di approfondimento e ricerca che offre un punto di partenza oggettivo e affidabile per la sua espressione personale. Nella sua ricerca artistica si propone di incontrare l’altro per creare confronto e dare voce a temi spesso poco comodi, ignorati, a volte dolorosi. Questo volgersi alle aree più vere di sé stessa, alle viscere, la porta a raffigurare corpi spesso in bilico tra l’animale, l’essere umano e l’essere naturale ea misurarsi con il movimento attraverso la performance e l’improvvisazione teatrale. Scava ed esplora dentro, balla la sua intimità fino a quando non viene resa pubblica, partendo dalla sua solitudine per raggiungere l’altro.

Formazione accademica

2019 – Laurea Magistrale in Arti Visive e dello Spettacolo, Area: Arti Grafiche, Accademia di Belle Arti di Venezia (IT) – Votazione: 110/110 e lode – 2017/2018 – Erasmus +, Hear, Haute Ecole d’art du Rhin, Strasburgo (Fr) – 2016 – Laurea in Discipline delle Arti Visive e dello Spettacolo, Area: Arti Grafiche, Accademia di Belle Arti di Venezia (IT) – Votazione: 110/110 e lode – 2011 – Diploma di maturità artistica, Liceo Artistico di Venezia (IT) – Voto: 100/100

Carriera artistica / Mostre collettive

2019 – To be here and there (cantieredivaia), 12 / 07-22 / 09/2019, Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore, a cura di Gianluca d’Incà Levis ed Evelyn Leveghi, Dolomiti Contemporanee
2019 – I’m my body, I’m my memory, 20-24 / 06/2019, Venezia, Officine Forte Marghera Gallery, a cura di Action Hybride
2018 – Incroyable mais frais, 19-27 / 05/2018, Strasburgo, La Semencerie, a cura di Ateliers ouverts Strasbourg
2017 – She, Contemporary International Female’s Graphic Artist Exhibition, 1 + 1 Art center, Beijing, China
2017 – Guardami il più possibile, Venezia, Cà Pesaro International Gallery of Modern Art, a cura di Elisabetta Barisoni e Alessia Del Bianco
2017 – Forme in mutamento, Premio Rotary Arte e Cultura 2017 per la giovane incisione contemporanea, Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, a cura di Aldo Andreolo
2016 -Vivarium, linguaggi della grafica d’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Venezia, Magazzini del Sale 3, a cura di Giuseppe Fabio De Liso, Alice Fasano, Amalia Nangeroni, Andrea Stegani, Menghan Zou
2016 – Premio Rotary Art and Culture for Young Contemporary Engraving, Venezia, Cà Pesaro International Gallery of Modern Art, a cura di Diego Vianello
2016 – Inspiro, SGGallery, International School of Graphics, Venezia, a cura di Stefano Mancini, Farbod Ahmadvand

Esperienze lavorative

2019 ad oggi – Fotografo freelance
2019 ad oggi – Fotografo, social media manager, formatore per attori presso il Centro Ricerche Teatrali di Venezia
2019 – Performer e trainer nella performance The Party Wall di Corinne Mazzoli, 05/10/2019 per House of Displacement, a cura di Campo Base, Torino
2018 – Residenza artistica a La Semencerie, 01/07 / 2018-31 / 08/2018, Strasburgo (Fr)
2017 – Assistente alla didattica, corso di anatomia artistica, prof. Mauro Zocchetta, Accademia di Belle Arti di Venezia
2016 – Performer in Come disinnescare una bomba, di Miriam Secco, 04/02/2016, Fondazione Bevilacqua La Masa Comune di Venezia
2015 – Performer in Repetitive Walk, di Hamish Fulton, 22/11/2015, Palazzo Ducale, Venezia
2015 – Performer in The School of Narrative Dance, Public Parade, di Marinella Senatore, 11/08/2015, Venezia