Benin – Artista

Achille
Adonon

Nome opera

Des traces comme legs

“Des traces comme legs” si occupa dell’anonimato nascosto sotto il suo velo cerimoniale (le scarpe). La nota di intenti che le mie opere scultoree di assemblaggi di scarpe propugnavano a monte suggerirebbe l’idea di una rappresentazione astratta dei bambini di strada. Ho sentito un certo bisogno di materializzare ciò che il visibile (la mia vita quotidiana) mi ha venduto. “Des traces comme legs” supporta un’altra doxa nella mia produzione scultorea. Si rivolge alla dimensione commemorativa o addirittura cerimoniale delle scarpe. Le impronte lasciate dalle discipline umanistiche aiutano a costruire l’eredità per le generazioni a venire.
Achille Adonon

Anno

2021

Contatti

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Des traces comme legs #01

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Des traces comme legs #02

Biografia

L’arte di Achille Adonon è un’esplosione di scritture divine, una mente in movimento e simboli noumenici, fenomenici. Classe 1987, Achille Adonon è un artista visivo che è stato costruito nei libri e con i suoi anziani. Vive a Cotonou e lavora ad Abomey-Calavi.
Lo sguardo come un foglio bianco, poco loquace, attento, serio, quasi sempre isolato – difficile non notarlo. Occhi immersi nel lavoro a cui dà ancora vita mentre parla, la personalità dell’artista calamita l’interesse di tutti coloro che ruotano intorno a lui. Viaggiatore tra pittura, disegno, scultura, installazione, performance, pittura per citare alcune discipline, le opere di Achille Adonon oscillano tra forme, scritture, simboli fenomenologici e divini. Dal legno alla tela, dalla penna alla pittura attraverso tutti gli strumenti e gli oggetti riciclati, i materiali che trasportano i suoi messaggi sono diversi, vario e ogni significato trasmesso è unico. Lì, steso davanti a me, il foglio grande in formato A2 immobile e muto è stato appena accoltellato dopo essere stato ricoperto di scarabocchi. “Non è stato il materiale che ho strappato, ma è stato me stesso che ho strappato”, dice artista per farmi capire che scegliamo consapevolmente tutto ciò che noi succede, nel bene o nel male. Achille Adonon usa le scarpe per dettare la sua visione del mondo e l’intangibile per gli spettatori. In strutture di ogni dimensione, scarpe da ginnastica, mocassini, stivali, ballerine e altri sandali abbandonati vengono riciclati per cantare gli inni al cuore composta dall’artista. Achille illumina con la lanterna della sua arte il lato oscuro e primitivo dell’essere umano. E se “bambini abbandonati” escono così spesso nelle sue parole, è perché lui ritiene che le scarpe siano come bambini abbandonati che recupera e accudisce per poter offri loro nuova vita in un mondo in cui possano esprimersi liberamente. Il simbolismo di questo approccio è chiaro: se i proprietari di tutte queste scarpe fossero uniti, il mondo avrebbe una possibilità per evitare le atrocità di cui è irto. Possessore di un grande e unico spirito creativo che alberga nel suo corpo per grazia di “L’homme qui marche” di Alberto Giacometti, Achille Adonon è nato nel 1987. Artista visivo Beninese, il suo know-how deriva dai rapporti di apprendimento che ha instaurato con i suoi anziani e le sue proprie ricerche nei libri e nei laboratori durante le residenze d’arte. Originario del Benin, il talento e le opere di questo artista visivo profumano le tappe dell’arte contemporanea nazionale e internazionale negli ultimi anni.


Formazione accademica e Residenze
2020 : ArtMéssiamé, Musée Paul Ayi – Lomé – Togo 2019 : La résilience, La Grande Place – Porto Novo- Bénin 2019 : In and Off Art Center -Douala – Cameroun 2019 : Oser inventer l’avenir, Institut Français (BISO) de Ouagadougou- Burkina-Faso 2018 : Résidence Sac O Dos- Cotonou- République du Bénin 2016 : Formation en photographie Arts Couleurs- Cotonou- Bénin 2015 : Formation en dessin, Le Centre Art et Culture de Lobozounkpa -Abomey-Calavi- Bénin 2015 : Résidence de création Cénacle Expérimental- Cotonou- Bénin 2014 : Formation en peinture à l’encre chinoise, Le Centre Culturel Chinois de Cotonou-Bénin

Mostre personali
2020 : Le Monde Fond, Le Centre Art et Culture de Lobozounkpa -Abomey-Calavi- Bénin 2019 : Visages d’enfants, Institut Français -Cotonou- Bénin 2016 : Découverte, Espace Culturel Le Parking -Cotonou- Bénin

Mostre collettive
2021 : ArtMéssiamé, La Restitution, Galerie Sator – Paris -France Là où est la mer…, CAC Passerelle – Brest -France 2020 : Culture Solidaire/Projet Un pas vers l’après, B7L9 Station – Tunis -Tunisie 2020 : Trait d’union, Bushman Café Hôtel -Abidjan- Côte d’Ivoire 2020 : La résilience, La Grande Place -Porto-Novo- Bénin. 2019 : Oser inventer l’avenir, In de la Biennale Internationale de la sculpture de Ouagadougou (BISO)- Burkina-Faso 2019 : Panorama, Le Centre Art & Culture de Lobozounkpa – Abomey-Calavi- Bénin 2018 : Gbèto (L’Homme), L’Imprévu- Cotonou- Bénin 2018 : Sac o dos (Réédition), Espace Culturel Le Parking – Cotonou- Bénin 2018 : Sac o dos, L’Espace Tchif – Cotonou- Bénin 2018 : Bazar de l’art, L’Espace Tchif – Cotonou- Bénin 2018 : Expo-vente, Dak’art Off, The Cosmopolitan (NGOR) – Dakar- Sénégal 2018 2018: Expo-vente, Dak’art Off, Maison de la Culture Urbaine (Ouakam) – Dakar- Sénégal 2017 : Expo-Découverte, Galerie Gèlèdé – Cotonou- Bénin 2015 : Couleurs croisées, Café des Arts chez Carine- Cotonou- Bénin